Quanto andato in scena, a mia detta, è quindi ancora più spiacevole di altri casi.
Tecnicamente non ho nulla da ridire: la performance è stata in piedi a dovere e il pezzo ha un ritmo piacevole. A livello contenutistico nasce pero' la mia fortissima perplessità. "Sanremizzarsi" (discorso che ho fatto su Myhiphop.it) porta a ricevere visibilità e premi, stavolta pero' al prezzo di tracciare un ritratto falso tanto di Napoli, quanto del Sud, quanto dell'Italia tutta.
"Questa mattina per fortuna la storia è cambiata
Vedo la gente che sorride spensierata"
"Dimentica di andare fuori per lavoro
Le nuove aziende fioriranno nel tuo territorio"
In nessun punto d'Italia, negli ultimi 20 anni almeno, è esistita una mattina in cui la storia è cambiata e abbia offerto sorrisi spensierati alla collettività. Tanto meno vi è o vi è stato (o, temo, vi sarà nel prossimo futuro) un fiorire di aziende che permetta di dimenticare di andare fuori per lavoro. Ho amici a Napoli che non reggono più la mancanza di opportunità, e io -figlio di quel Nord che diversi ancora pensano funzioni bene- me ne sono dovuto andare oltre confine per non finire schiacciato nel tritacarne dello sfruttamento e della crescente disoccupazione. In queste stesse condizioni, milioni di altri.
Quindi che mi si canti di tutto, dall'emozione per la primavera che sboccia alle smielate disavventure d'amore tipiche sanremesi: quelle sono percezioni soggettive. Ma che, in un momento delicato come quello attuale, non si tenti di dipingere una terra depressa coi connotati di fantasilandia.
Ho la "lecita arroganza" di dire che un pezzo come questo, per quanto poco diffuso e poco acclamato, racconti veramente com'è l'Italia e contribuisca quindi a fornire la consapevolezza per puntare ad un cambiamento. "Nu juorno buono", invece, è uno schiaffone servito sulla faccia della nostra generazione, e in ciò in cui altri vedono un gol (un rapper che vince Sanremo giovani), io non esulto perché ci scorgo una "mano de Dios": la furbata del farsi amica l'"Italia formato festival" cantando che tutto va bene, facendo contemporaneamente leva su una fan-base undergound venuta su quando nelle rime c'era "Chest è music e disag, trasmett o suon e st'arragg".
"Nu juorno buono" cominceremo ad intravederlo quando si salirà su certi palchi col coraggio di gridare il dramma di una nazione sull'orlo del baratro.
Rocco, sei un bravo rapper ma con un testo del genere non hai suggellato "la vittoria del popolo". E' una vittoria solo tua, come non è assolutamente illecito che sia, ma né il popolo né il rap hanno vinto alcunché. Anzi, hanno perso un soldato.
Sono parzialmente d'accordo. Sicuramente tutti sappiamo che le cose in Italia non vanno, ho preferito interpretare la canzone di RH a mio modo, più che una descrizione della situazione attuale, mi è sembrato che il rapper volesse cantare questo testo per fare un augurio alla sua terra e all'Italia, più che per descriverla.
RispondiEliminaCiao Matt!
Sei l'unico che non ha capito che Hunt cantava un sogno, e ha spronato la sua gente a cominciare dalle cose di tutti i giorni a migliorare se stessi e il luogo in cui vivono... oggi a Napoli la folla ha aggredito un uomo che sversava rifiuti tossici... è dalle piccole cose che nascono le rivoluzioni, non piangendosi addosso.
RispondiEliminaPunto primo: se la canzone si fosse chiamata "Nu sogno buono" e avesse mantenuto il medesimo testo, avrei supportato e basta.
RispondiEliminaPunto secondo, io credo che la scintilla per evoluzione/rivoluzione sia data dalle persone che RISCHIANDO LA PELLE OGNI GIORNO fanno giornalismo d'inchiesta, attivismo di denuncia e cose del genere. Non da una canzone buonista portata nel teatro della convenzione.
Canzone che, tra l'altro, senza l'operato di quel tipo di gente che tu etichetti come coloro che si "piangono addosso" non avrebbe mai avuto una menzione alla terra dei fuochi...semplicemente perché il termine non sarebbe stato coniato, né sarebbe diventato argomento nazionale.
Parliamoci chiaro: qui è stata fatta la canzonetta su misura per Sanremo, in salsa rap come vuole la moda d'oggi. Nient'altro.
anch'io l'ho interpretata, parzialmente, come una spinta, più che un resoconto della situazione del paese. però non c'è dubbio che abbia cucito questa canzone per sanremo, rabbuonendo il tutto come un film della disney.
RispondiEliminaCarissimo Matt mi sa tanto ke stai a rosicare quanti di loro precedentemente hanno cantato tipo ITALIA MINO REITANO io sono un ITALIANO COTUGNO non vedo perche polemizzare quando tu non sai la realta che si vive ognibgiorno al sud,
RispondiEliminaReitano e CUtugno hanno proposto tali pezzi rispettivamente nel 1988 e nel 1983, momenti storici assai diversi per l'Italia (dove di certo non si grattava il fondo come ora, anche visto che l'attuale è una condizione economica da guerra).
EliminaSe non cogli il ragionamento e pensi che io stia rosicando, oppure che non conosca il Sud perché sono nato al Nord eccetera, ti lascerò la soddisfazione del "barrito all'assemblea di condominio". Il discorso è ben più ampio e, in partenza, ti converrebbe documentarti sul mio conto per lo meno attraverso la musica che c'è su questo stesso portale, se una ricerca più ampia in Rete ti è troppo scomoda